Sono gesti che si ripetono ogni anno. Ci si piega sulla schiena allo stesso modo, si riempiono le tinozze sempre allo stesso modo, si affondano i piedi nella terra allo stesso modo. Eppure ogni anno la vendemmia ha un sapore tutto suo, imperdibile nella sua ritualità che comunque fa tenere tra le mani un prodotto che non è mai esattamente uguale a quello dell’anno precedente.
Raccogliere l’uva dalle viti è l’ultimo passo di un cammino fatto di attenzione e cura, di analisi, di idee, di visioni. Dopo si va in cantina e lì questo frutto prezioso diventerà vino, il nostro vino.
Ma la vendemmia è la vendemmia, è il racconto dettagliato di una storia senza inizio né fine, che si tramanda e che fa parte dei noi, un bene da custodire.
Dedichiamo la vendemmia 2019 a tutti coloro che nel corso dell’anno sono entrati in contatto con la nostra realtà, con chi ha assaggiato per la prima volta i nostri vini e con chi puntualmente viene a trovarci sapendo perfettamente cosa vuole perché conosce già molto bene ogni bottiglia.
A voi, al vostro affetto e alla vostra stima dedichiamo il nostro impegno quotidiano e il nostro nettare.